Le cause possono essere molteplici e non starò certo a tediarvi con racconti che poco avrebbero del costruttivo e del divertente, ma spesso le mie nottate sono irrimediabilmente interrotte così, ad orari improbabili, come per magia. Apro gli occhi, guardo l’ora, proiettata crudelmente sul soffitto, e sprofondo nello sconforto. Gioia mia, tutta la stanchezza concentrata in appena due ore di sonno? Nulla, niente potrà più avvicinarmi alla condizione di incoscienza. Il relè della mia testolina è scattato e…. bye bye dolci sogni. Così capita che, proprio in quel frangente, benedetta la notte con i suoi silenzi troppo poco costruttivi e troppo spesso distruttivi, inizio a sorvolare vallate e precipizi, balzando da un pensiero all’altro. Niente che ancora mi stupisca, tanto che, ormai, abbasso gli scudi e mi arrendo alla forza del pensiero. E mi lascio cullare. Il bizzarro, però, non rimane troppo tempo fuori dalla porta. Eh no, perché alzi la mano chi non si è mai svegliato, nel cuore della notte, con il sorriso raggiante di chi ….. ha trovato la ricetta giusta!!!!!!! Ebbene, lo confesso, nel calcolo delle casistiche della nascita di un piatto c’è anche questa: l’illuminazione notturna, che toglie ore di sonno, ma che fa sorridere (prima), ridere (nella consapevolezza) e poi derider”si” (nella rassegnazione). Alla fine la nottata si è chiusa in quel preciso istante, nonostante le sole due ore di sonno alle spalle, ma il piacere nel gustare queste roselline leggere e fragranti rimane impagabile!!
Ingredienti
Per l’impasto
150 g di farina d’avena
160 g di farina integrale
90 g di farina Manitoba
10 g di crusca di avena
70 g di amarene sciroppate
35 g di sciroppo di amarene + 2 cucchiai
11 g di lievito madre secco
285 g di latte di avena
20 g di olio di cocco (+ 45 g per la sfogliatura)
1 pizzico di sale
1 albume per spennellare
Per la crema
100 g di ricotta (di pecora o vaccina)
20 g di zucchero di canna integrale
1 tuorlo d’uovo
15 g di cocco disidratato + 2 cucchiai
4 g di amido di mais
Tritate grossolanamente le amarene. Unitevi lo sciroppo e continuate a lavorare con le lame, fino ad ottenere un composto piuttosto omogeneo. Unite il latte d’avena e fate leggermente intiepidire il tutto. Non dovrà essere superiore ai 29°.
Miscelate tra loro le farine, la crusca e il lievito madre secco. Aggiungetene metà al liquido di amarene e latte e lavorate fino ad ottenere una pastella. Unite poca farina alla volta, impastando continuamente, fino a quando sarà ultimata.
A questo punto versate l’olio di cocco a filo, facendo in modo che venga assorbito perfettamente. Per ultimo aggiungete il sale e impastate fino ad ottenere una pasta morbida ed elastica.
Trasferitela in una terrina e copritela con un foglio di pellicola trasparente. Lasciatela lievitare in un luogo tiepido per 5 ore.
Preparate, ora la crema. Versate in una ciotola la ricotta, il tuorlo dell’uovo e lo zucchero. Montate con una frusta fino ad ottenere un composto piuttosto spumoso. Cuocete la crema, a bagnomaria, per 10 minuti (io ho messo direttamente la ciotola su una pentola con acqua bollente), lavorando sempre energicamente con la frusta. Quando sarà trascorso il tempo, togliete la crema dal bagnomaria e unitevi le scaglie di cocco.
Mescolate con una spatola, in modo da amalgamare tutto perfettamente, dopodichè lasciatela da parte a raffreddare, coperta da un foglio di pellicola trasparente.
Preparate l’olio di cocco per la sfogliatura versandolo in un piccolo contenitore, in modo da ottenere uno strato di spessore di circa mezzo centimetro. Riponetelo in frigo fino a quando si sarà solidificato. Trascorso il tempo della lievitazione, riprendete l’impasto e trasferitelo su un piano.
Infarinate bene la superficie e la pasta stessa, in modo da potermo lavorare con facilità.
Stendete la pasta formando un rettangolo. Tagliate il burro di cocco (che nel frattempo si sarà formato) in piccole scaglie e coprite 2/3 della sfoglia. Piegate in tre la pasta, iniziando dalla parte libera dal burro di cocco. Ruotate di 90° l’impasto, stendetelo nuovamente e piegatelo ancora in tre.
Ruotate ancora di 90°, stendete un’ultima volta la pasta e piegate in quattro (a metà da un senso e poi a metà dall’altro).
Avvolgete il panetto ottenuto in un foglio di pellicola trasparente e lasciatelo lievitare, in un luogo tiepido, per 3 ore.
Trascorso il tempo, trasferite l’impasto su una spianatoia infarinata e stendetelo, con il mattarello, in una sfoglia spessa non più di un centimetro. Dovrete ottenere un rettangolo di dirca 50 cm x 30 cm.
Stendete, sulla superficie, uno strato con i due cucchiai di sciroppo di amarene, in modo che sa uniforme. Sopra spolverizzate con i due cucchiai di cocco. Piegate a metà, su se stessa, la sfoglia, dimezzando così il lato maggiore. Con una rotella taglia pizza ricavate 6 strisce alte circa 5 centimetri.
Attorcigliate su se stessa ciascuna striscia, poi richiudetela a chocciola, schiacciandola leggermente del centro per ricavare un incavo. Spennellate la superficie con l’albume e mettete ciascuna rosa su una teglia, rivestita da carta forno.
Portate il forno in temperatura e cuocete, a 190°, per 30 minuti.
Dovranno risultare ben dorate. Eventualmente, dopo 20 minuti, girate la teglia per garantire la cottura uniforme (io conosco il mio forno ^_^).
Sfornate e lasciate raffreddare su una gratella.
E quindi…. deliziatevi.
L’impasto rimane molto morbido, per cui al palato non sarà consistente come una pasta brioche, ma la fragrante crosticina nasconderà un cuore davvero avvolgente.
La crema crea un contrasto di consistenza e di dolcezza che completa alla perfezione i sapori. E la leggerezza è garantita.
Rose di amarena all’avena con crema di ricotta e cocco: il pensiero che arriva quando meno te lo aspetti
Le cause possono essere molteplici e non starò certo a tediarvi con racconti che poco avrebbero del costruttivo e del divertente, ma spesso le mie nottate sono irrimediabilmente interrotte così, ad orari improbabili, come per magia. Apro gli occhi, guardo l’ora, proiettata crudelmente sul soffitto, e sprofondo nello sconforto. Gioia mia, tutta la stanchezza concentrata in appena due ore di sonno? Nulla, niente potrà più avvicinarmi alla condizione di incoscienza. Il relè della mia testolina è scattato e…. bye bye dolci sogni. Così capita che, proprio in quel frangente, benedetta la notte con i suoi silenzi troppo poco costruttivi e troppo spesso distruttivi, inizio a sorvolare vallate e precipizi, balzando da un pensiero all’altro. Niente che ancora mi stupisca, tanto che, ormai, abbasso gli scudi e mi arrendo alla forza del pensiero. E mi lascio cullare. Il bizzarro, però, non rimane troppo tempo fuori dalla porta. Eh no, perché alzi la mano chi non si è mai svegliato, nel cuore della notte, con il sorriso raggiante di chi ….. ha trovato la ricetta giusta!!!!!!! Ebbene, lo confesso, nel calcolo delle casistiche della nascita di un piatto c’è anche questa: l’illuminazione notturna, che toglie ore di sonno, ma che fa sorridere (prima), ridere (nella consapevolezza) e poi derider”si” (nella rassegnazione). Alla fine la nottata si è chiusa in quel preciso istante, nonostante le sole due ore di sonno alle spalle, ma il piacere nel gustare queste roselline leggere e fragranti rimane impagabile!!
Ingredienti
Per l’impasto
150 g di farina d’avena
160 g di farina integrale
90 g di farina Manitoba
10 g di crusca di avena
70 g di amarene sciroppate
35 g di sciroppo di amarene + 2 cucchiai
11 g di lievito madre secco
285 g di latte di avena
20 g di olio di cocco (+ 45 g per la sfogliatura)
1 pizzico di sale
1 albume per spennellare
Per la crema
100 g di ricotta (di pecora o vaccina)
20 g di zucchero di canna integrale
1 tuorlo d’uovo
15 g di cocco disidratato + 2 cucchiai
4 g di amido di mais
Tritate grossolanamente le amarene. Unitevi lo sciroppo e continuate a lavorare con le lame, fino ad ottenere un composto piuttosto omogeneo. Unite il latte d’avena e fate leggermente intiepidire il tutto. Non dovrà essere superiore ai 29°.
Miscelate tra loro le farine, la crusca e il lievito madre secco. Aggiungetene metà al liquido di amarene e latte e lavorate fino ad ottenere una pastella. Unite poca farina alla volta, impastando continuamente, fino a quando sarà ultimata.
A questo punto versate l’olio di cocco a filo, facendo in modo che venga assorbito perfettamente. Per ultimo aggiungete il sale e impastate fino ad ottenere una pasta morbida ed elastica.
Trasferitela in una terrina e copritela con un foglio di pellicola trasparente. Lasciatela lievitare in un luogo tiepido per 5 ore.
Preparate, ora la crema. Versate in una ciotola la ricotta, il tuorlo dell’uovo e lo zucchero. Montate con una frusta fino ad ottenere un composto piuttosto spumoso. Cuocete la crema, a bagnomaria, per 10 minuti (io ho messo direttamente la ciotola su una pentola con acqua bollente), lavorando sempre energicamente con la frusta. Quando sarà trascorso il tempo, togliete la crema dal bagnomaria e unitevi le scaglie di cocco.
Mescolate con una spatola, in modo da amalgamare tutto perfettamente, dopodichè lasciatela da parte a raffreddare, coperta da un foglio di pellicola trasparente.
Preparate l’olio di cocco per la sfogliatura versandolo in un piccolo contenitore, in modo da ottenere uno strato di spessore di circa mezzo centimetro. Riponetelo in frigo fino a quando si sarà solidificato. Trascorso il tempo della lievitazione, riprendete l’impasto e trasferitelo su un piano.
Infarinate bene la superficie e la pasta stessa, in modo da potermo lavorare con facilità.
Stendete la pasta formando un rettangolo. Tagliate il burro di cocco (che nel frattempo si sarà formato) in piccole scaglie e coprite 2/3 della sfoglia. Piegate in tre la pasta, iniziando dalla parte libera dal burro di cocco. Ruotate di 90° l’impasto, stendetelo nuovamente e piegatelo ancora in tre.
Ruotate ancora di 90°, stendete un’ultima volta la pasta e piegate in quattro (a metà da un senso e poi a metà dall’altro).
Avvolgete il panetto ottenuto in un foglio di pellicola trasparente e lasciatelo lievitare, in un luogo tiepido, per 3 ore.
Trascorso il tempo, trasferite l’impasto su una spianatoia infarinata e stendetelo, con il mattarello, in una sfoglia spessa non più di un centimetro. Dovrete ottenere un rettangolo di dirca 50 cm x 30 cm.
Stendete, sulla superficie, uno strato con i due cucchiai di sciroppo di amarene, in modo che sa uniforme. Sopra spolverizzate con i due cucchiai di cocco. Piegate a metà, su se stessa, la sfoglia, dimezzando così il lato maggiore. Con una rotella taglia pizza ricavate 6 strisce alte circa 5 centimetri.
Attorcigliate su se stessa ciascuna striscia, poi richiudetela a chocciola, schiacciandola leggermente del centro per ricavare un incavo. Spennellate la superficie con l’albume e mettete ciascuna rosa su una teglia, rivestita da carta forno.
Portate il forno in temperatura e cuocete, a 190°, per 30 minuti.
Dovranno risultare ben dorate. Eventualmente, dopo 20 minuti, girate la teglia per garantire la cottura uniforme (io conosco il mio forno ^_^).
Sfornate e lasciate raffreddare su una gratella.
E quindi…. deliziatevi.
L’impasto rimane molto morbido, per cui al palato non sarà consistente come una pasta brioche, ma la fragrante crosticina nasconderà un cuore davvero avvolgente.
La crema crea un contrasto di consistenza e di dolcezza che completa alla perfezione i sapori. E la leggerezza è garantita.
Silvia Brisigotti
Sono fantastiche!!! Mamma mia che favola!! Io è un periodo invece che dormo tantissimo e le illuminazioni notturne credo siano disattivate!!!!
Un bacione, bravissima!!!
14 Febbraio
Erica Di Paolo
Ahahahahahah, buon per te, cara Silvia!!! Le prendo io per te, le illuminazioni notturne ^_^
Un bacione grande.
14 Febbraio
carla
Ciao, grazie di essere passata da me.
Abbiamo almeno due cose in comune, il tappetino dell'Ikea per stendere, e le notti insonni a pensare a come abbinare gli ingredienti, ahahah! Anche la mia marmellata di arance e cioccolato è nata così.
Ricetta favolosa con ingredienti inusuali, almeno per me, bravissima!!!
A presto
14 Febbraio
Erica Di Paolo
Ahahahahah, il tappetino dell'Ika spopola e le notti insonni, ahimè, sono sempre più una costante. Grazie Carla di questo pensiero e buona giornata.
14 Febbraio
Luca Monica
Aiuto solo due ore di sonno…anch'io dormo poco ma non per mia volontà ma piuttosto per tre nanetti petulanti….va be'….ma le mie ore di veglia notturne non ho mai pensato di trasformarle in qualcosa di costruttivo come l'invenzione di una ricetta…ci proverò…ma non credo che otterrò i tuoi risultati… Ottime queste roselline…è la seconda ricetta di oggi che vedo con la farina di avena…la devo avere!!!!!
Un abbraccio e buon fine settimana
monica
14 Febbraio
Erica Di Paolo
In realtà non è che abbia deciso di sfruttare leore di veglia otturna per mettere insieme due idee. No, in realtà nel momento stesso in cui mi sono svegliata mi è balzata in testa questa idea, senza colpo ferire ^_^
Grazie Monica, un abbraccio grande e buon weekend anche a te e alla ciurma ^_*
14 Febbraio
parole vegetali
se l'insonnia dà questi frutti…evviva l'insonnia!!!!!buon fine settimana erica
14 Febbraio
Erica Di Paolo
Mannaggia Vale, non diciamolo troppo forte, che mi sa che sta diventando una tendenza!! ^_^
Buon weekend a te, mia cara.
15 Febbraio
Vivy
Certo che tu fai sempre delle ricette fantastiche! beato chi ti sta vicino!! 😀 e non parlarmi di notti insonni… e delle mille idee che frullano nella testa! 😀
14 Febbraio
Erica Di Paolo
Giustappunto è la terza notte di fila che barcollo tra le due e le tre ore di nanna : (
Un abbraccio grande, Vivy cara. Buon weekend
15 Febbraio
Vivy
ti capisco, a volte ci sono i periodi di insonnia acuta e consecutiva!!
sono qui anche per dirti che se entri qui: http://lamiavitaaspettandoti.blogspot.it/2014/02/and-winner-is-io-ma-ne-siete-proprio.html troverai una piccola sorpresa per te 🙂
15 Febbraio
Erica Di Paolo
Sei una persona dalla sensibilità pazzesca. Ti abbraccio forte. Grazie.
16 Febbraio
Ileana Pavone
Quanto ti capisco.. spesso mi sveglio nel cuore della notte e penso o a ricette da fare il giorno dopo o leggo il solito thriller sempre presente sul comodino ^_^
Solitamente però mi vengono in mente ricette nuove proprio due secondi prima di addormentarmi, così rischio sempre di dimenticare tutto 😛
Ora dopo ore di studio vorrei proprio coccolarmi con un dolce come questo <3
Un bacione grande :* <3
Ps: sto leggendo follia profonda, poi prendi anche il superstite perché il protagonista è lo stesso 😀
14 Febbraio
Erica Di Paolo
Quando a me vengono in mente piatti due minuti prima di dormire, ecco, perdo il sonno ancora prima di iniziare, ahahahahahahah!!
Io sto leggendo Il Superstite e ho già Follia Profonda ad attendermi ^_^ Mi sta prendendo molto, anche più della Psichiatra, che in parte mi ha un po' deluso. Vedi? Condividiamo anche lo stesso comodino ^_*
Un bacione dolce stellina, ti auguro un sereno weekend.
15 Febbraio
Ely Mazzini
Che buone queste rose cara Erica, fantastico anche l'abbinamento con le amarene, per non parlare della crema… una golosità!!! Brava!!!
Bacioni…
14 Febbraio
Erica Di Paolo
Grazie Ely, sei sempre carinissima.
Buon weekend ; )
15 Febbraio
Elena
Mamma mia, le tue rose sono fantastiche e sicuramente strabuone!!!!!!!!!!!
Ti abbraccio forte e felice week end!!!!!!
14 Febbraio
Erica Di Paolo
Effettivamente è una fragranza che non mi aspettavo ^_^
Un bacione, cara Elena. Buon weekend.
15 Febbraio
katia B
complimenti… quando passo da qui riempio sempre la cartella di Ricette da provare…
grazie mille. a presto
15 Febbraio
Erica Di Paolo
Grazie a te, Katia, quale grande onore!!!!!!
Un abbraccio grande.
15 Febbraio
annalisa
Acciderbolina Erica…hai nottate molto produttive però!!!Io purtroppo mi limito a rigirarmi nel letto :-(((
Queste rose sono molto invitanti, bravissima sei!
15 Febbraio
Erica Di Paolo
Non parliamone…… stanotte è successo di nuovo!! Il fatto è che avrei anhe bisogno di riposare, magari!! ^_^
Un bacione cara!! Grazie
15 Febbraio
Gabry B
Erica, le tue ricette sono sempre molto particolari ed anche in questa ti distingui
per gli ingredienti e per la forma, queste rose sono uno spettacolo di bontà e bellezza!
Bacioni!
15 Febbraio
Erica Di Paolo
Ma grazie Gabry!!!! Che bello leggere queste parole!
Un abbraccio, buon weekend.
15 Febbraio
vickyart
ioooo!ahahaha quante volte, è assurdo ma vero! 😀 deliziosa combinazione di ingredienti, farine e amarene 🙂
15 Febbraio
Erica Di Paolo
^_^ Ecco, vedo che sono in buona compagnia, ahahahahahah!
Un bacione cara.
16 Febbraio
Mimma Morana
ma che delizia….il rustico dell'integrale e la voluttuosità delle amarene e del cocco…..un abbinamento fantasticooooooo!!!!complimenti!! una preparazione completa e goduriosa!!!!
16 Febbraio
Erica Di Paolo
Grazie Mimma, che belle queste parole ^_^
Un abbraccio grande grande.
16 Febbraio
Morena
Si si si è successo anche a me, più di una volta!!! E mi arrabbio tantissimo perchè al mattino al lavoro sono uno zombie!!!! Ma se poi la ricetta che ne viene fuori è originale e golosa come la tua, allora l'arrabbiatura sparisce subito!!!
Brava Erica!
16 Febbraio
Erica Di Paolo
Ma l'intontomento rimane, ahahahahahahah.
Grazie Morena, un bacione!!
17 Febbraio
Monica Bergomi
Mannaggia queste me le ero perse!!!! Ma sono bellissime !!!!!! Un bacione
17 Febbraio
Erica Di Paolo
^_^ Un bacione bellissima Monica!! Grazie.
17 Febbraio