Ci sono abitudini che un po’ si perdono, che cambiano lentamente. Trasformazioni che ci affacciano su panorami nuovi, da scoprire e da fare nostri. Io li chiamo percorsi. Tempi. E, inevitabilmente, diventiamo la proiezione dei nostri cambiamenti. Ma poi succede qualcosa, comunque e sempre traccia del destino, frutto di un desiderio, ma anche incontro di energie, e torni ad affacciarti a tradizioni, a sapori accantonati.
Per dirla in termini più pragmatici: non sono una mangiatrice di pasta, ma sono tornata a questa tipologia di pietanza sfruttando un palato ben contento di farlo. E, giusto perché certe abitudini non si perdono mai, quando decido che sia pasta, lo è a modo mio: farine selezionate, mani sporche e il valore aggiunto del benessere.
Nasce così l’idea di questa tagliatella. Semplicissima pasta all’uovo, come la faceva papà ogni domenica, come ci ha insegnato lui settimana dopo settimana, mese dopo mese, anno dopo anno, in un’incessante sfida del “ma senti che buona!! Sono stato veramente bravo”, in cui lui, col sorriso compiaciuto, risultava (e sarebbe sempre risultato, noi poveri illusi 🙂 ) invincibile. Ho preso l’asse di legno, ho versato la farina come faceva lui, ho creato una fontana, ci ho rotto un uovo dentro e ho iniziato a sbatterlo con la forchetta, a incorporare farina, a sporcarmi le mani e a lavorare l’impasto fino a quando tutte le briciole si sono unite in un unico panetto. Certo è che, ai tempi, mai ci saremmo sognati di parlare di spirulina, ma…. che spunto migliore potrebbe esserci nel tornare alla tradizione, se non l’evoluzione?
Ingredienti
Per la pasta
100 g di farina di grano duro Senatore Cappelli
1 uovo
3 g di spirulina in polvere
sale q.b.
Per il condimento
80 g di pesce spada
75 g di topinambur (pulito)
150 g di latte (per me di avena)
1 cucchiaino di olio extravergine di oliva
1 cucchiaio di whiskey Laphroaig
1/2 limone biologico
liquirizia in polvere q.b.
pepe q.b.
sale q.b.
Tagliate il pesce spada a cubetti e conditelo con l’olio, il sale, il pepe e la punta di un cucchiaino di polvere di liquirizia. Aggiungete qualche goccia di succo di limone e mescolate. Scaldate il whiskey in un pentolino e sfiammatelo, in modo da bruciare l’alcool. Fatelo raffreddare e versatelo sul pesce. Mescolate nuovamente, coprite con un foglio di pellicola trasparente e lasciate marinare tutto per almeno un paio di ore.
Mescolate la farina con la spirulina. Formate una fontana sulla spianatoia, rompeteci l’uovo all’interno, salate q.b. e iniziate ad impastare. Formate un panetto, avvolgetelo in un panno umido e lasciatelo riposare per mezz’ora circa. Tagliate il topinambur e inseritelo in un pentolino, insieme al latte e alla scorza del mezzo limone. Portate a ebollizione, quindi abbassate la fiamma e lasciate sobbollire fino al quasi completo assorbimento del liquido. Comunque fino a quando il topinambur risulterà morbido. Spegnete e lasciate intiepidire. Frullate tutto, aggiungendo poco sale, fino ad ottenere una crema vellutata. Stendete la pasta in una sfoglia sottile e tagliatela creando delle tagliatelle. Fatele cuocere in acqua salata per 4 minuti circa (il tempo dipenderà dallo spessore della pasta), quindi scolatela, conditela con un filo di olio a crudo e servitela sulla vellutata di topinambur. Adagiatevi sopra il pesce spada marinato e servite, con una spolverata di pepe e un filo di ottimo olio extravergine di oliva.
Tagliatelle alla spirulina con spada marinato al whiskey su crema di topinambur
Ci sono abitudini che un po’ si perdono, che cambiano lentamente. Trasformazioni che ci affacciano su panorami nuovi, da scoprire e da fare nostri. Io li chiamo percorsi. Tempi. E, inevitabilmente, diventiamo la proiezione dei nostri cambiamenti. Ma poi succede qualcosa, comunque e sempre traccia del destino, frutto di un desiderio, ma anche incontro di energie, e torni ad affacciarti a tradizioni, a sapori accantonati.
Per dirla in termini più pragmatici: non sono una mangiatrice di pasta, ma sono tornata a questa tipologia di pietanza sfruttando un palato ben contento di farlo. E, giusto perché certe abitudini non si perdono mai, quando decido che sia pasta, lo è a modo mio: farine selezionate, mani sporche e il valore aggiunto del benessere.
Nasce così l’idea di questa tagliatella. Semplicissima pasta all’uovo, come la faceva papà ogni domenica, come ci ha insegnato lui settimana dopo settimana, mese dopo mese, anno dopo anno, in un’incessante sfida del “ma senti che buona!! Sono stato veramente bravo”, in cui lui, col sorriso compiaciuto, risultava (e sarebbe sempre risultato, noi poveri illusi 🙂 ) invincibile. Ho preso l’asse di legno, ho versato la farina come faceva lui, ho creato una fontana, ci ho rotto un uovo dentro e ho iniziato a sbatterlo con la forchetta, a incorporare farina, a sporcarmi le mani e a lavorare l’impasto fino a quando tutte le briciole si sono unite in un unico panetto. Certo è che, ai tempi, mai ci saremmo sognati di parlare di spirulina, ma…. che spunto migliore potrebbe esserci nel tornare alla tradizione, se non l’evoluzione?
Ingredienti
Per la pasta
100 g di farina di grano duro Senatore Cappelli
1 uovo
3 g di spirulina in polvere
sale q.b.
Per il condimento
80 g di pesce spada
75 g di topinambur (pulito)
150 g di latte (per me di avena)
1 cucchiaino di olio extravergine di oliva
1 cucchiaio di whiskey Laphroaig
1/2 limone biologico
liquirizia in polvere q.b.
pepe q.b.
sale q.b.
Tagliate il pesce spada a cubetti e conditelo con l’olio, il sale, il pepe e la punta di un cucchiaino di polvere di liquirizia. Aggiungete qualche goccia di succo di limone e mescolate. Scaldate il whiskey in un pentolino e sfiammatelo, in modo da bruciare l’alcool. Fatelo raffreddare e versatelo sul pesce. Mescolate nuovamente, coprite con un foglio di pellicola trasparente e lasciate marinare tutto per almeno un paio di ore.
Mescolate la farina con la spirulina. Formate una fontana sulla spianatoia, rompeteci l’uovo all’interno, salate q.b. e iniziate ad impastare. Formate un panetto, avvolgetelo in un panno umido e lasciatelo riposare per mezz’ora circa. Tagliate il topinambur e inseritelo in un pentolino, insieme al latte e alla scorza del mezzo limone. Portate a ebollizione, quindi abbassate la fiamma e lasciate sobbollire fino al quasi completo assorbimento del liquido. Comunque fino a quando il topinambur risulterà morbido. Spegnete e lasciate intiepidire. Frullate tutto, aggiungendo poco sale, fino ad ottenere una crema vellutata. Stendete la pasta in una sfoglia sottile e tagliatela creando delle tagliatelle. Fatele cuocere in acqua salata per 4 minuti circa (il tempo dipenderà dallo spessore della pasta), quindi scolatela, conditela con un filo di olio a crudo e servitela sulla vellutata di topinambur. Adagiatevi sopra il pesce spada marinato e servite, con una spolverata di pepe e un filo di ottimo olio extravergine di oliva.
La pasta fatta in casa è un must a casa mia. In romagna non si può non avere la pasta all’uovo nel sangue 🙂 mi ispira moltissimo il sughetto, con il tocco di liquirizia, che io amo moltissimo ma non ho mai usato in un piatto salato.
Non ho esagerato, con la liquirizia, perché non volevo sbilanciare il sapore affumicato del whiskey (il Laphroaig ha uno spiccato sentore affumicato). Ma l’insieme di tutti i sapori hanno creato un equilibrio decisamente piacevole. Cheddire: mani in pasta a vita, cara Elena 🙂
Non ho mai usato la spirulina, è un ingrediente che mi manca in casa, chi sa se non lo proverò anche io un giorno, intanto godo il tuo piatto di tagliatelle !
Per me è uno di quegli “integratori naturali” che non dovrebbe mai mancare. E infatti in casa mia non manca mai 🙂 Solo in questo modo si può integrarlo quasi quotidianamente all’alimentazione.
Ma favorisci pure, per me è solo un piacere 🙂
Utilizzo da tempo l’alga spirulina e l’ho utilizzata per degli gnocchi..adesso è la volta della pasta fresca e con questo condimento mi inviti a nozze ^_^
Ricordo molto bene i tuoi gnocchi (proposti in tricolore, se la memoria non mi inganna)!!! Alla fine sappiamo bene che si tratta di un superfood versatile e preziosissimo 😉
La pasta invece per me è l’unico cibo al quale non potrei mai rinunciare, amo follemente soprattutto quella all’uovo fatta in casa, anche per me ricca di ricordi, questo piatto è favoloso e racchiude tutto quello che amo mangiare.
Tagliatelle alla spirulina con spada marinato al whiskey su crema di topinambur
Ci sono abitudini che un po’ si perdono, che cambiano lentamente. Trasformazioni che ci affacciano su panorami nuovi, da scoprire e da fare nostri. Io li chiamo percorsi. Tempi. E, inevitabilmente, diventiamo la proiezione dei nostri cambiamenti. Ma poi succede qualcosa, comunque e sempre traccia del destino, frutto di un desiderio, ma anche incontro di energie, e torni ad affacciarti a tradizioni, a sapori accantonati.
Per dirla in termini più pragmatici: non sono una mangiatrice di pasta, ma sono tornata a questa tipologia di pietanza sfruttando un palato ben contento di farlo. E, giusto perché certe abitudini non si perdono mai, quando decido che sia pasta, lo è a modo mio: farine selezionate, mani sporche e il valore aggiunto del benessere.
Nasce così l’idea di questa tagliatella. Semplicissima pasta all’uovo, come la faceva papà ogni domenica, come ci ha insegnato lui settimana dopo settimana, mese dopo mese, anno dopo anno, in un’incessante sfida del “ma senti che buona!! Sono stato veramente bravo”, in cui lui, col sorriso compiaciuto, risultava (e sarebbe sempre risultato, noi poveri illusi 🙂 ) invincibile. Ho preso l’asse di legno, ho versato la farina come faceva lui, ho creato una fontana, ci ho rotto un uovo dentro e ho iniziato a sbatterlo con la forchetta, a incorporare farina, a sporcarmi le mani e a lavorare l’impasto fino a quando tutte le briciole si sono unite in un unico panetto. Certo è che, ai tempi, mai ci saremmo sognati di parlare di spirulina, ma…. che spunto migliore potrebbe esserci nel tornare alla tradizione, se non l’evoluzione?
Ingredienti
Per la pasta
100 g di farina di grano duro Senatore Cappelli
1 uovo
3 g di spirulina in polvere
sale q.b.
Per il condimento
80 g di pesce spada
75 g di topinambur (pulito)
150 g di latte (per me di avena)
1 cucchiaino di olio extravergine di oliva
1 cucchiaio di whiskey Laphroaig
1/2 limone biologico
liquirizia in polvere q.b.
pepe q.b.
sale q.b.
Tagliate il pesce spada a cubetti e conditelo con l’olio, il sale, il pepe e la punta di un cucchiaino di polvere di liquirizia. Aggiungete qualche goccia di succo di limone e mescolate. Scaldate il whiskey in un pentolino e sfiammatelo, in modo da bruciare l’alcool. Fatelo raffreddare e versatelo sul pesce. Mescolate nuovamente, coprite con un foglio di pellicola trasparente e lasciate marinare tutto per almeno un paio di ore.
Mescolate la farina con la spirulina. Formate una fontana sulla spianatoia, rompeteci l’uovo all’interno, salate q.b. e iniziate ad impastare. Formate un panetto, avvolgetelo in un panno umido e lasciatelo riposare per mezz’ora circa. Tagliate il topinambur e inseritelo in un pentolino, insieme al latte e alla scorza del mezzo limone. Portate a ebollizione, quindi abbassate la fiamma e lasciate sobbollire fino al quasi completo assorbimento del liquido. Comunque fino a quando il topinambur risulterà morbido. Spegnete e lasciate intiepidire. Frullate tutto, aggiungendo poco sale, fino ad ottenere una crema vellutata. Stendete la pasta in una sfoglia sottile e tagliatela creando delle tagliatelle. Fatele cuocere in acqua salata per 4 minuti circa (il tempo dipenderà dallo spessore della pasta), quindi scolatela, conditela con un filo di olio a crudo e servitela sulla vellutata di topinambur. Adagiatevi sopra il pesce spada marinato e servite, con una spolverata di pepe e un filo di ottimo olio extravergine di oliva.
saltandoinpadella
La pasta fatta in casa è un must a casa mia. In romagna non si può non avere la pasta all’uovo nel sangue 🙂 mi ispira moltissimo il sughetto, con il tocco di liquirizia, che io amo moltissimo ma non ho mai usato in un piatto salato.
27 Febbraio
Erica Di Paolo
Non ho esagerato, con la liquirizia, perché non volevo sbilanciare il sapore affumicato del whiskey (il Laphroaig ha uno spiccato sentore affumicato). Ma l’insieme di tutti i sapori hanno creato un equilibrio decisamente piacevole. Cheddire: mani in pasta a vita, cara Elena 🙂
28 Febbraio
Andreea
Non ho mai usato la spirulina, è un ingrediente che mi manca in casa, chi sa se non lo proverò anche io un giorno, intanto godo il tuo piatto di tagliatelle !
27 Febbraio
Erica Di Paolo
Per me è uno di quegli “integratori naturali” che non dovrebbe mai mancare. E infatti in casa mia non manca mai 🙂 Solo in questo modo si può integrarlo quasi quotidianamente all’alimentazione.
Ma favorisci pure, per me è solo un piacere 🙂
28 Febbraio
zia Consu
Utilizzo da tempo l’alga spirulina e l’ho utilizzata per degli gnocchi..adesso è la volta della pasta fresca e con questo condimento mi inviti a nozze ^_^
27 Febbraio
Erica Di Paolo
Ricordo molto bene i tuoi gnocchi (proposti in tricolore, se la memoria non mi inganna)!!! Alla fine sappiamo bene che si tratta di un superfood versatile e preziosissimo 😉
28 Febbraio
Paola
La pasta invece per me è l’unico cibo al quale non potrei mai rinunciare, amo follemente soprattutto quella all’uovo fatta in casa, anche per me ricca di ricordi, questo piatto è favoloso e racchiude tutto quello che amo mangiare.
28 Febbraio
Erica Di Paolo
Wow, questo mi rende davvero felice!!! E’ come se avessi superato un importante esame 🙂
Grazie Paola.
1 Marzo