Esattamente una settimana prima che mi arrivasse il verdetto, ho dato vita a queste trecce. Voglia di dedicarmi ad un lievitato, desiderio di arricchire le mie colazioni domenicali, ispirazione su come utilizzare la crema di mais di cui vi ho parlato qualche giorno fa ed eccomi a sfornare queste meraviglie. Adesso so che, seppur non per problemi di celiachia, mi è stato vietato il frumento. Ohibò, ho solo trecce di farina integrale per i prossimi tre mesi 😀 Mia madre, all’ufficializzarsi della notizia, si è subito proposta per occuparsi delle scorte, ma io, mentre aspetto che le distanze si accorcino e mentre decido se valga la pena organizzare un brunch tra amici e vicini di casa, continuo a coccolarmi con queste soffici, delicate, fragranti brioche. Per una volta alla settimana, quei pochi grammi di farina di frumento non comprometterà mica il mio metabolismo? ^_^ Qui c’è tutta l’essenza di quello che sono: farine speciali, assolutamente senza raffinazione e di mulini che scelgono ancora la macinatura a pietra, burro di arachidi che ormai mi faccio in casa come se non esistesse un domani, crema di mais che avvolge di dolcezza garantendo un risultato leggero, la totale assenza di uova, burro e latticini e la croccantezza dei miei amati pistacchi e di pepite dolci e sane come meravigliosi frutti rossi. Insomma, capite quanto sia difficile privarmi di tutto questo? ^_^
Ingredienti
200 g di farina integrale Frumenta
100 g di grano duro tumminia di Castelvetrano
100 g di farina di segale Jurmano
32 g di lievito madre in polvere (100% naturale)
35 g di semi di lino
300 g di latte di avena
60 g di zucchero di canna integrale
35 g di olio di riso
100 g di crema di mais dolce
1 cucchiaio di burro di arachidi
35 g di pistacchi di Bronte
35 g di frutti rossi essiccati
Mescolate tra loro le farine e i semi di lino macinati. Unite il lievito madre, lo zucchero di canna e il latte d’avena appena tiepido (mai sopra i 28/30°). Iniziate ad impastare, quindi versate l’olio di riso a filo. Dovrete ottenere un impasto compatto e piuttosto morbido.
Mettetelo a riposare in una terrina leggermente unta, coperto da un foglio di pellicola trasparente e lasciatelo lievitare fino al raddoppio.
Nel frattempo prendete i pistacchi e i frutti tossi e tagliateli a coltello, grossolanamente. Teneteli da parte.
Trascorso il tempo della lievitazione riprendete l’impasto, stendetelo su un piano infarinato in un rettangolo spesso circa mezzo centimetro. Copritelo con un sottile strato di burro di arachidi, quindi con la crema di mais dolce e ultimate con il mix di pistacchi e frutti rossi.
Tagliate, con una rotella, in quattro parti il rettangolo (con un taglio a croce) e arrotolate ciascun rettangolo dal lato più lungo.
Schiacciate leggermente ciascun rotolo in modo da appiattirlo, quindi dividetelo in più parti, ricavando dei piccoli rotoli di circa 10 centimetri. Sempre con la rotella tagliate a metà, nel verso della lunghezza, fino ad un paio di centimetri dall’estremità. Arrotolate ciascuna estremità su se stessa, quindi intrecciatele tra loro.
Sistemate le treccine ottenute su una teglia rivestita da carta forno, quindi copritele con un foglio di pellicola trasparente e lasciatele riposare per tutta la notte (o comunque almeno 6 ore).
Eliminate la pellicola, spennellate con un mix di burro di arachidi e latte e infornate, a 190°, per 30 minuti.
Una volta cotte, sfornatele e fatele raffreddare. E poi deliziatevene, in piena leggerezza.
E ricredetevi, nel caso in cui ancora ce ne fosse bisogno, sulla forza di ingredienti salutari e genuini. Il “fatto in casa” diventa sempre più buono e sempre più sfizioso.
E’ da un po’ di tempo che leggete nelle mie preparazioni ingredienti come pistacchi di Bronte, mandorle, e per le preparazioni salate pomodori secchi, capperi sotto sale e ancora il mio immancabile olio evo. Ci tengo a sottolineare quanto la scelta di queste materie prime, come per le farine, sia curata e precisa. E’ ormai consolidata la fiducia con il mio fornitore siciliano (se voleste questa è la sua pagina). Nel caso in cui voleste provare anche voi qualche sua meraviglia, non esitate a chiedere, non ne rimarreste delusi!!
Trecce integrali con crema di mais e pistacchi: di scelte, sentenze e occasioni di condivisione
Esattamente una settimana prima che mi arrivasse il verdetto, ho dato vita a queste trecce. Voglia di dedicarmi ad un lievitato, desiderio di arricchire le mie colazioni domenicali, ispirazione su come utilizzare la crema di mais di cui vi ho parlato qualche giorno fa ed eccomi a sfornare queste meraviglie. Adesso so che, seppur non per problemi di celiachia, mi è stato vietato il frumento. Ohibò, ho solo trecce di farina integrale per i prossimi tre mesi 😀 Mia madre, all’ufficializzarsi della notizia, si è subito proposta per occuparsi delle scorte, ma io, mentre aspetto che le distanze si accorcino e mentre decido se valga la pena organizzare un brunch tra amici e vicini di casa, continuo a coccolarmi con queste soffici, delicate, fragranti brioche. Per una volta alla settimana, quei pochi grammi di farina di frumento non comprometterà mica il mio metabolismo? ^_^ Qui c’è tutta l’essenza di quello che sono: farine speciali, assolutamente senza raffinazione e di mulini che scelgono ancora la macinatura a pietra, burro di arachidi che ormai mi faccio in casa come se non esistesse un domani, crema di mais che avvolge di dolcezza garantendo un risultato leggero, la totale assenza di uova, burro e latticini e la croccantezza dei miei amati pistacchi e di pepite dolci e sane come meravigliosi frutti rossi. Insomma, capite quanto sia difficile privarmi di tutto questo? ^_^
Ingredienti
200 g di farina integrale Frumenta
100 g di grano duro tumminia di Castelvetrano
100 g di farina di segale Jurmano
32 g di lievito madre in polvere (100% naturale)
35 g di semi di lino
300 g di latte di avena
60 g di zucchero di canna integrale
35 g di olio di riso
100 g di crema di mais dolce
1 cucchiaio di burro di arachidi
35 g di pistacchi di Bronte
35 g di frutti rossi essiccati
Mescolate tra loro le farine e i semi di lino macinati. Unite il lievito madre, lo zucchero di canna e il latte d’avena appena tiepido (mai sopra i 28/30°). Iniziate ad impastare, quindi versate l’olio di riso a filo. Dovrete ottenere un impasto compatto e piuttosto morbido.
Mettetelo a riposare in una terrina leggermente unta, coperto da un foglio di pellicola trasparente e lasciatelo lievitare fino al raddoppio.
Nel frattempo prendete i pistacchi e i frutti tossi e tagliateli a coltello, grossolanamente. Teneteli da parte.
Trascorso il tempo della lievitazione riprendete l’impasto, stendetelo su un piano infarinato in un rettangolo spesso circa mezzo centimetro. Copritelo con un sottile strato di burro di arachidi, quindi con la crema di mais dolce e ultimate con il mix di pistacchi e frutti rossi.
Tagliate, con una rotella, in quattro parti il rettangolo (con un taglio a croce) e arrotolate ciascun rettangolo dal lato più lungo.
Schiacciate leggermente ciascun rotolo in modo da appiattirlo, quindi dividetelo in più parti, ricavando dei piccoli rotoli di circa 10 centimetri. Sempre con la rotella tagliate a metà, nel verso della lunghezza, fino ad un paio di centimetri dall’estremità. Arrotolate ciascuna estremità su se stessa, quindi intrecciatele tra loro.
Sistemate le treccine ottenute su una teglia rivestita da carta forno, quindi copritele con un foglio di pellicola trasparente e lasciatele riposare per tutta la notte (o comunque almeno 6 ore).
Eliminate la pellicola, spennellate con un mix di burro di arachidi e latte e infornate, a 190°, per 30 minuti.
Una volta cotte, sfornatele e fatele raffreddare. E poi deliziatevene, in piena leggerezza.
E ricredetevi, nel caso in cui ancora ce ne fosse bisogno, sulla forza di ingredienti salutari e genuini. Il “fatto in casa” diventa sempre più buono e sempre più sfizioso.
E’ da un po’ di tempo che leggete nelle mie preparazioni ingredienti come pistacchi di Bronte, mandorle, e per le preparazioni salate pomodori secchi, capperi sotto sale e ancora il mio immancabile olio evo. Ci tengo a sottolineare quanto la scelta di queste materie prime, come per le farine, sia curata e precisa. E’ ormai consolidata la fiducia con il mio fornitore siciliano (se voleste questa è la sua pagina). Nel caso in cui voleste provare anche voi qualche sua meraviglia, non esitate a chiedere, non ne rimarreste delusi!!
Patty Patty
Ci credo che è difficilissimo privarsi di queste treccine spettacolari… non potrei! Spero non mi diano mai una notizia del genere… Un bacsione tesoro!
4 Dicembre
Erica Di Paolo
Alla fine si trasforma tutto in esperienza positiva, ecco il segreto. Cero non potrò fare e mangiare panettoni, ma…. amen, non è mai morto nessuno per non averne mangiati 😀
Un bacione Patty!!
7 Dicembre
Una Favola in tavola Il Mondo di Ortolandia
ohhhhhhhhh…. ma sono fantastiche tesoro. Per la mia intolleranza al glutine mi concedo alimenti che lo contengono solo una volta alla settimana e come puoi immaginare mi butto su pane e pizza.. quindi queste treccine sarebbero perfette per la mia giornata "glutinosa"!! Me ne mandi un po?? baciiiii
4 Dicembre
Erica Di Paolo
Hihihihihi, c'è giusto un incontro in programma ^_^
Tutte quelle che vuoi Manu!!
7 Dicembre
Claudia Di Nardo
Ma che belle… ottime farine.. ottimo tutto. Mi piace pure la forma tiè! che dobbiamo fare? passi tu a portarmele? baci e buon w.e. :-*
4 Dicembre
Erica Di Paolo
E tu mi ospiti per una bella settimana? Ahahahahahahahah
Bella Claudia, un bacione.
7 Dicembre
consuelo tognetti
Perchè ti è stato tolto il frumento?? Cmq sono sicura che qualche grammo a settimana non ti farà male e poi come resistere a queste meravigliose e sanissime briosche??
Buon we <3
4 Dicembre
Erica Di Paolo
Non è un'intolleranza al glutine, ma mi è stato tolto per alleggerire il mio metabolismo nella gestione del glutine. Infatti posso mangiare orzo, farro, avena, segale, grani antichi…. ^_^ Un ottimo compromesso, non trovi? ^_^
Un bacetto gioia mia.
7 Dicembre
Emmettì
Eccola qua la tua prima creazione con le meravigliose farine di cui ci parli oggi!!!
E queste treccine non sono da meno tesoro!!!
Che bello scoprire che anche con farine non tradizionali si riescono a creare dei lievitati di tutto rispetto!! :-)))))))
E chi poteva farmelo scoprire se non la mia Cuocherellona????
Infinitamente grazie! :-* :-* :-*
Ti auguro un fine settimana pieno di sole, fuori e dentro di te! ♥
4 Dicembre
Erica Di Paolo
Sai tesoro, da quando 0, Manitoba e 00 non entrano più in casa, beh, o rinuncio ai lievitati o mi ingegno e sperimento ^_^ Ovviamento ho scelto la seconda. Scherziamo? 😀
Grazie dolcezza mia, scaldi il cuore :*
7 Dicembre
Fr@
Riesci sempre a creare cose golose.
4 Dicembre
Erica Di Paolo
Suvvia, ci provo ^_^
7 Dicembre
Lilli nel Paese delle stoviglie
mai mangiata la crema di mais, non sapevo neanche che esistesse, ora voglio sentirla assolutamente, ottime queste trecce buone e diverse dalle solite brioche, brava, buon week end bellezza!
4 Dicembre
Erica Di Paolo
Non so se esistesse o meno, io me la sono creata, ahahahahahahahah!!
Grazie Eli dolce, ti abbraccio 😉
7 Dicembre
Lara Bianchini
troppo glutine sorella, mal comune… vabbè dai pochi grammi a te e pochi a me, ti sollevo un po' dal carico
4 Dicembre
Erica Di Paolo
Ecco, dividiamo che fa bene allo spirito e al corpo ^_^
Un bacione Lara. Non non ci facciamo scoraggiare, vero?
7 Dicembre
Silvia Brisigotti
Stupende!!! Brava cara, farine pazzesche per dei dolci che davvero vorrei poter assaggiare!! Complimenti!!
Un bacione e buon we!!
4 Dicembre
Erica Di Paolo
Ma parliamone ^_^ Il giorno in cui mi porterai con te durante uno shoot fotografico, io porterò la merenza ^_^
Un bacione grande anche a te, tesorina.
7 Dicembre
andreea manoliu
Ma che bontà…, hanno un aspetto magnifico ! Buon fine settimana !
4 Dicembre
Erica Di Paolo
E anche il sapore, garantito ^_^
Un bacione Claudia, grazie!!
7 Dicembre
clibi
Proprio proprio vietato il frumento? non ti è stata data una dieta di rotazione?
Favolose le tue treccine
5 Dicembre
Erica Di Paolo
Per il momento va così, poi alla visita di controllo mi dirà ^_^
E allora adattiamoci ^_^
Grazie meravigliosa creatura.
7 Dicembre
letissia
Golosissime trecce! Cara Erica, come farai a restistere?! Ma sono sicura che la tua fervida fantasia ti porterà a creare sostituti altrettanto appetitosi! 😉
Buon fine settimana, un abbraccio.
5 Dicembre
Erica Di Paolo
Pensa che mi ero appena riproposta di fare, dopo tanto, un panettone, ahahahahahahahahah.
Amen, il Natale filerà liscio senza ^_^
Un bacione Leti, grazie di cuore.
7 Dicembre
Elena
Sono davvero meravigliose le tue trecce!!! Un abbraccio e ti auguro una splendida settimana!!!
6 Dicembre
Erica Di Paolo
Una splendida settimana anche a te Elena, grazie ^_^
7 Dicembre
Daiana Molineris
Un trionfo cara,complimenti!!! :-))
Un abbraccione <3
7 Dicembre
Erica Di Paolo
^_^ Troppo buona Daiana. Grazie ^_^
8 Dicembre
speedy70
Quanto mi piacciono queste trecce rustiche e gustose… bravissima cara!!!!
7 Dicembre
Erica Di Paolo
Ruvide e inebriani, piacciono tantissimo anche a me ^_^
Grazie Simona.
8 Dicembre